sabato 4 gennaio 2014

38_500 giovani per la cultura: il bando per giovani allo sbando

Età inferiore ai 35 anni.
Ok.

Voto di laurea minimo: 110.
E sticaaazzi.
Ma comunque, pure questo, ceeeeelo.

Posti ricercati: 500.
Apperòòò!

Ambito: cultura.
Digitalizzazione del patrimonio culturale i-ta-liia-no. Va letto bene scandendo "italiano" un pò alla fascio, che fa più serietà.
Maddaiiii?!?!

Ragazzi, basta, è fatta.
Adesso vi saluto col manino, faccio il mio concorsino al MiBAC che, su 500 posti, magari questa volta ce la si fa. Si, dai, ce la si fa.

Vado sul sito.
Leggo il bando.

Se vedete rotolare qualcosa dalla finestra sono le mie mammelle, cadute al suolo, rovinosamente.

Il bando ricerca brillanti (basta "brillanti" per un'armata di nerd che ha come voto più basso il 110???) professionisti laureati, al di sotto dei 35 anni, per un ambizioso, quanto ammirevole (meglio tardi che mai, dai-italia-dai), progetto di digitalizzazione della cultura.

Ormai ci sono abituata.
Tutti noi lo siamo.

Ma chi volete prendere in giro????

Questa è la prima frase che a me, e agli altri laureati cum o siienz laude, è passata nel cervello.

Allarme rosso gigantesca presa per il culo, FOTTITURA!!!, ripeto, gigantesca FOT-TI-TU-RA!!!!

E infatti, non è che ci metti poi molto a capire che ennesima figuraccia siano riusciti a fare.

Il bando è per un anno di FORMAZIONE.
Che poi, i professionisti trentenni, devono essere formati, si.
E' un pò come i parrucchieri che hanno fuori dalla porta il cartello: "Cercasi apprendista con esperienza".
Senza vergogna.

Ma Marta, basta con tutto questo acidume, che sei tu la prima sostenitrice del Long Life Learning.
Che ti iscriveresti domani ad un'altra facoltà.
O alla stessa, ma con un altro indirizzo, così, per essere più sadica.

Vero.
Ma non lo faccio, cazzaccio.
Perchè a trent'anni non ti puoi più permettere di non avere uno stipendio.

E, infatti, il MiBAC, ha pensato anche a questo.
Il contratto di formazione di un anno è pure retribuito.
Per 35 ore alla settimana 400 euro LORDI.

Che io poi me lo vedo un poraccio come me, che dice, massì, mò per un anno faccio la fame ma entro al MiBAc, mica da Mc Donald's.
Ma caro il mio trentenne illuso....ma che cazzo dici?!?!?!?
Il tuo discorso, come qualsiasi discorso su un qualsiasi stage, regge se quella formazione che tu fai (a titolo, ricordiamolo, quasi gratuito. A tal proposito il ministero sottolinea come non sia in alcun modo possibile fornire dei buoni pasto) ti viene ripagata, a fine stage, appunto, con un posto fisso(?) o con delle capacità che puoi rigiocarti sul mercato del lavoro.

Ma su che basi allora si fonda questo reclutamento di massa?
Poi prenderanno tutti?
Maaachecccccaaaaaaz?!?!?!?
...Beh...allora...i più meritevoli??
Maccchemmmminch??!?!?!

Nessuno.
Ma avrai un altro bell'attestato per pulirti il tuo sorry-ass.
E qui, l'inglese rende perfettamente.

Nessuna sicurezza, nessuna effettiva possibilità di rispendere le competenze acquisite.
Un anno della tua (inutile?) vita buttato nel cesso.
Con una pacca sulla spalla, se ti va bene, ti saluteranno e nessuno, due mesi dopo, si ricorderà più chi sei.
Sarai uno dei tanti.
E alla fine, tra chissà quanti anni, e quanti stagisti, la Bella Italia raggiungerà a fatica i suoi obiettivi di digitalizzazione del patrimonio culturale.

Il patrimonio umano, che vada pure a cagare.

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