lunedì 18 marzo 2013

11_rimbalzi degni di NOTA: anche le Major me le suonano...

No, tranquilli.
Non ho fatto le audizioni nè per Amici nè per X Factor...pochi sfottò!

Qui si parla di colloqui.
Roba seria, signori.

E' martedì 14 dicembre 2010 (DuEmilAdIeCi...capito?!?! maròòò!), ricordo un gran freddo, ricordo esattamente di essere vestita con un (l'unico?) vestito "grigio-da-colloquio-informale" con stivali neri ai piedi ed il mio immancabile accessorio da momento importante: l'herpes al naso.
Si, al naso.
Si, lo so, "ma l'herpes non viene sulle labbra?!?" gnìggnììgnnììgnnnììì e a me è sempre venuto sulla punta del naso perchè sono più simpatica, che ve devo dì?!! Ooooh.
Morale, si, vestita di tutto punto e cremina bianca in punta di naso, mi avventuro con un buon anticipo verso C.so Sempione 68.
L'annuncio era questo: CERCASI MUSIC HUNTER per CASA DISCOGRAFICA a Milano.
E sticazzi!
Lì per lì, quando fui contattata telefonicamente da Natalia, della reception, non ci volevo credere.
Lavorare nella musica...Marta, ma sssai chefffigata?!!?!
Metto giù il telefono, scarabocchio data e ora del colloquio sull'agenda e non riesco a togliermi il sorriso da beota che ho sulla faccia.
Poi, in un attimo di lucidità.....: ma che sarà mai 'sto MUSIC HUNTER?!?!?!?
Ma soprattutto....tu, gioia mia, cosa ne sai del mercato discografico melodic-pop italiano del momento??
Ohfffiga. O_O
Niente!
E via, a cercare di raccogliere info sugli ultimi cd di sbarbatelli della Casa in questione, in un compulsivo tentativo di associare ARTISTA-titolo ultimo album. Senza, per altro, grandi risultati.
Per una che ascolta i Led Zeppelin, incontrare la figura di Scanu è momento di estrema sofferenza. Ma per lavorare lì, questo ed altro. Giuustooo????
Giusto!
Visti gli scarsi risultati nel rielaborare la mia cultura italian-pop degli ultimi decenni decido di mettermi l'anima in pace e che l'avrei buttata sulla simpatia.

Arriva il giorno.
Arrivo al posto.
GIGANTE!
Si, fa un pò effetto...e poi col fatto di dover essere schedati, fatti dono di un badge da visitatore che mi è stato strappato brutalmente all'uscita (cazzo, volevo farlo vedere a mia nonna! ...come se mia nonna sapesse di cosa stessi parlando. ma avrebbe comunque fatto scena.) e poi ammassat....oh!

Oh, no, 'spetta!

Ma quanti siamo!?!?!

Ebbene si.
Colloquio di gruppo.

Cerco una faccia simpatica nel gruppo, la trovo, mi presento e lei, gentilmente, mi fa notare che sono sporca di caffè sul naso.
...

Non c'è niente da ridere!!!!!!!!!!

Ci fanno accomodare in una sala riunioni con un tavolo ovale.
Dopo il primo momento di caciara, tra chi rideva e cercava di socializzare con anche le sedie (tipo la sottoscritta) e chi se ne stava zitto zitto in disparte, arriva un momento di gelo e silenzio.
Saremmo stati in 15.
Saremmo stati lì dentro da almeno 20 minuti.
Il sospetto cresce...
Che forse il selezionatore era in mezzo a noi?!?!?!?!?!
TA TA TAAAAAAAAAAAAA.

Iniziano i totoselezionatore e gli sguardi diffidenti.
Qualcuno mi addita a selezionatrice.
Controbatto. Ma state scherzando, vero?!?!?
Ci accaniamo tutti contro un tipo ben vestito che dice di arrivare da Dolce e Gabbana (sempre in mezzo alle palle nella mia vita, quei due...pfff...)...ma che cacchio fai qui se lavori da dìengì?!?

Dopo una mezz'oretta entra LA selezionatrice.
Sembra un mastino. Tipo, uguale.
Inizia il giro di presentazioni, tra solite frasi masticate e rimasticate, sorrisi di circostanza e il timore che mi chieda che album ho in casa e quale sia il mio artista preferito.
Per fortuna non sono la prima e la domanda-bbbomba se la deve smazzare uno che, con tanto di cappello, sa anche rispondere egregiamente.
"Quali artisti della nostra casa ascolti?""
GULP.
Brivido sulla schiena.
Io sarei corsa via sbattendomi la porta dietro le spalle.
Marta, senti, ricordati, ricordati i nomi, daicazzo, daicazzzzoooooo!

Morale della favola, sopravvivo al giro di presentazione/parlamidite e, in verità, essendo pure tra le ultime ho notato il suo palese disinteresse in quello che dicevo (avrei sempre la tentazione in questi momenti di dire parolacce a muzzo in mezzo alle frasi per testare l'attenzione, ma non ho mai osato...almeno fino ad ora eh...).
Le mie aspettative crollano quando ci rivela che lì, c'è bisogno di gente che ami il gusto del pubblico, perchè, oggi come oggi, -testuali parole- le major non sopravviverebbero se si concentrassero a "scovare talenti"...
Non siamo mica più negli anni '80.

E non dirlo a me.

Come un flash ritorno al momento di caciara iniziale dove, insieme ad altri illustri rimbalzati, sparlavo del povero Scanu, di cui vorrei condividere con voi la pettinatura e raccoglierci in un minuto di silenzio:

 
No, la selezionatrice tra noi non c'era, ma molto probabilmente delle telecamere sì.

Finisce così la mia scalata a una delle 4 Major italiane.
E, per non farmi mancare nulla, ho deciso di farmi rimbalzare anche da un'altra.
Ma questo, come potete immaginare, ve lo racconterò un'altra volta.

3 commenti:

  1. Marta...lo so che un lavoro è un lavoro. E che questo poteva essere un lavoro figo. Ci sta. Però ancora un po' che me ne racconti (la tipa vestita nero nel negozio, il piegami-le-mutande e via di seguito...) e adesso pure questi qui, mi vien veramente da dire che forse fino ad ora l'hai scampata dall'orrore (no lo dico perché ho visto la pettinatura del tipo della foto e mi è preso un colpo..). Giusto per guardare il lato positivo, eh!

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  2. Ahahahahahhah, un abbraccio Rosy! :D

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  3. :-| MACHECAZZODICAPELLIC'HAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!

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