Giorni come questo sono come un calcio sui denti.
Fan male uguale.
Forse peggio, perchè oltre al dolore momentaneo che puoi stoicamente cercare di superare, quello che non ti togli dalla testa è quello che, in un momento di agghiacciante lucidità, ti sei trovata a ripeterti nel cervello: tu non vali un cazzo.
Si, lo so, son parole grosse, è tardi, non avrei dovuto mettermi a scrivere ora, ma vi assicuro che prendo questo post proprio come dice il blog, come un'espiazione catartica, che tanto, quando vado a letto non riesco comunque mai a dormire. Poi mi addormento incazzata e mi sveglio la mattina dopo che ho le mascelle di Ridge di Beautiful tanto che ho stretto i denti. Mi riprometto da un anno che, prima o poi, quando avrò uno stipendio fisso, tornerò dal dentista a farmi fare il bite da indossare alla notte.
Ma sospetto anche che se avessi uno stipendio fisso e un lavoro appagante forse nemmeno mi servirebbe più.
Ma torniamo a noi, o meglio, a me.
Avrei voluto stupirvi con un super post, annunciandovi del mio glorioso passaggio da disoccupata a precaria, la prossima settimana. Ma come sempre, abituata alle inculate, me ne son stata zitta che, insomma, non si sa mai.
Ah, che lavoro?
In un negozio. (Noooo, mica mi ha chiamato la megera in nero, che avete capito! Un altro negozio.)
In realtà avevo ricevuto questa proposta di sostituzione quasi un mese fa. Ovviamente ho accettato facendo salti di gioia fino al soffitto.
Ma non devo venire lì a firmare qualcosa? Ho chiesto.
No. Ci sentiamo a marzo.
Molto bene, sulla parola.
Esssepppoi mi esce qualcos'altro nel frattempo?! Come la metto?!?
Stupida.
Ovviamente non è uscita una beata minchia nel frattempo.
Oggi mi chiamano dal negozio. L'appuntamento era per settimana prossima.
"Marta, ho una brutta notizia..."
Dai?!
"...purtroppo (vi risparmio le motivazioni che a dire il vero importavano ben poco anche a me...era il succo che volevo sentire. sadica.) non riusciamo ad assumerti.
Vi posso solo far immaginare la mia mezz'ora successiva.
Avvisata giovedì per la settimana prossima.
L'unico lavoro da cui ho avuto un'offerta.
Non ho piani B.
Nella mia vita non ci sono piani B attuabili, brava Marta. Non che avessi ben chiaro quale fosse il vero piano A.
E poi, tra singhiozzi e cascate di pensieri autoumilianti, capire di contare meno di zero.
Essere così disperate per un posto che non è IL TUO, non è quello che avresti da sempre voluto fare, non si avvicina neanche minimamente e anzi, mai e poi mai avresti pensato di ritrovarti così disperata per non essere presa in-un-negozio.
Segue la seconda realizzazione del tuo stato in questo mondo: sei messa male, cazzo.
La tua vita non ti appartiene perchè la tengono in mano i burattinai del lavoro, che fanno il tuo bene e il tuo male, così, come fosse un gioco.
Ma io sono così stanca di giocare. Così stanca di non poter vivere la mia vita perchè devo sempre incrociare le dita (e i peli del culo, aggiungerei) perchè qualcosa in extremis salti fuori, e che vada bene. Che, sempre di ripieghi si tratta eh, mica il-lavoro-della vita.
Questo vivere senza nulla a cui aggrapparmi mi toglie le energie vitali, che sarebbero così importanti da curare per cercare di non sprofondare. Lo stato di precarietà ti toglie la dignità e ti ammazza la speranza.
Che poi, la speranza è l'ultima a morire, no?
E, infatti, tre quarti d'ora più tardi, mi risuona il telefono.
"Senti, l'ufficio del personale ha detto che in un qualche modo dovremmo ruscire a prenderti. Ci vediamo martedì, ok?"
Morteeressurrezione.
Solo fisica, perchè io dentro mi sento vuota.
Rotto. Mi avete rotto. E non le palle, mi avete rotta dentro.
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Cara Marta, ti scrive un'altra disoccupata aspirante precaria. Leggendo il tuo post ho riconosciuto, passo per passo, tutti gli scompensi psico-fisici che mi accompagnano, ormai, da troppo tempo. Non sei sola. E ti faccio un gran inboccalupo. Col cuore, davvero. Anche se non ti conosco. Perché, penso sia importante fare squadra, in momenti come questo. Buona giornata
RispondiEliminaCarissima,
RispondiEliminagrazie mille per il tuo commento, ti mando un grosso abbraccio perchè so che le parole non servono a molto, e anche perchè ci siamo già capite...
In bocca al lupo anche a te per tutto, perchè finalmente arrivi, per lo meno, ciò che ti meriti.
Buona giornata e a presto,
M