giovedì 8 agosto 2013

26_vacanze precarie/1

02:45.

Perchè, non avete mai puntato la sveglia alle 2 e 45?
Io, no, vaccaboia, e quindi, dopo un giorno di lavoro zampettante con annessa chiusura di negozio e smazzi vari da fine settimana, la mia costante difficoltà a prender sonno se non con quella bell'ora di riflessioni profonde che accompagnano il mio crollo da sfinimento...ecco, diciamo che il primo giorno di vacanza non è proprio iniziato con leggerezza.
"Dormi eh!", mi ha caldamente consigliato il premuroso coinquilino, "che tanto non c'è in giro nessuno e io son sveglio".
E, secondo voi, ansiotica come sono, ho chiuso occhio durante la tratta  Milano-Livorno??
Ovviamente no.

Il trauma del traghetto a orari del cazzo, con partenze da porti a cazzo, è la prima sfumatura del variegato mondo della vacanza precaria, o, se vogliamo fare i fighetti, della vacanza low cost.
Noi che "macheccazzocenefrega, l'importante è risparmiare anche solo 10 euri" e siamo pronti a tutto.

Tra l'altro io soffro anche il traghetto.
Ma 4 ore di traversata vanno affrontati stoicamente se, smanettando su internet, vedi che il volo ci metterebbe la metà del tempo (o anche un terzo), ma ti costa il doppio.
Quale nausea??!?
Siamo ancora in coda per imbarcarci, sotto un sole che ci sta già distruggendo, quando inforco i miei polsini antisbocco. Sono un pò come (?) una bambina: c'è chi indossa un mantello e diventa invisibile e chi, come me, si polsinizza per essere certa che tutto andrà bene.
Nel dubbio, comunque, non che non creda nell'efficacia dei miei super polsini eeeeeh, dicevo, nel dubbio, mi astengo dal mangiare e/o bere qualsiasi cosa.
Ottima mossa per una traversata ad agosto sotto 40°. Bravamarta.

Arriviamo finalmente in terra Corsa, superiamo la città principale e iniziamo a tastare con mano (o con macchina) i racconti degli amici: "...una strada sola...strade strette...tutte curve...."

Offiga.
Un sacco di curve.
Ma delle mega curve. Ma che tipo il rettilineo non esiste MAI.

Tra l'altro io soffro anche nelle curve.
Cazzo ridete?
Da piccola ho anche sboccato su mio cugino e sulla macchina di mio zio, all'ennesima curva in cui mi lamentavo e venivo pivellamente ignorata. Tzè!

Comunque col passare dei chilometri il mio stomaco s'è fatto de fèro e devo dire che sono stata una vera signorina, e che quasi quaaaasi non sentivo nemmeno gli sbalordoni alla testa (che, chi soffre d'auto, sa essere il primo sintomo verso la nausea mortale).

Il posto dove abbiamo deciso di stare, noi che snobbiamo le città sul mare e preferiamo farci altri 25 minuti per e dal villaggio, stava appunto a inculandia.
Arriviamo stravolti dopo una cosa come 11 ore di viaggio (se fossimo andati a NY, ci avremmo messo molto meno...) e, una volta davanti alla porta suoniamo.
Ma nessuno ci risponde.
Cerchiamo un'entrata secondaria.
Ma non c'è nessuna entrata secondaria.
Proviamo a chiamare il numero che abbiamo segnato.
Ma non funziona.
Vedo poi una tipa che esce da una porta accanto e le chiedo dove minchia fosse M.me Bezza.
"E' partita. Oggi non c'è".
Ma stai scherzando???????
"....Ah ma voi siete forse quelli che dovevano arrivare??"
Ragazza. Che arguzia!
Ci porta davanti a un cancelletto e ci saluta.

Entriamo.
Puzza di chiuso a parte, la minicamera è carina.
Tempo di sedermi sul cesso per fare una pipì da campioni che realizzo: non c'è carta igienica!
Ma! Ma! Ma non ci sono neanche gli asciugamani, del sapone e soprattutto...le lenzuola, cazzo!!!
Non avendo neanche più le forze per incazzarsi (lui, io ce le avevo in realtà) decidiamo di uscire, buttarci su una spiaggia e rilassarci un attimo. Per le lenzuola, ci avremmo ripensato.

Occchèèèèi! Dai che si va al maaareeee!
Riprendiamo la macchina, usciamo dal paesino (20 minuti), ci buttiamo sulla strada principale, arriviamo alla prima città (altro quarto d'ora), St. Florent, e cerchiamo parcheggio. Anche se in giro non c'era molto casino in termini di esseri viventi, c'erano comunque macchine OVUNQUE.
Dopo altri 20 minuti per piazzare la macchina, scendiamo, rincoglionitissimi (il termomentro è arrivato a segnare 43° in quei giorni) e ci addentriamo.
Cerchiamo invano del cibo che non fosse hamburger o roba fritta e ricadiamo sulla mia prima proposta: megagelato e via. E via! In spiaggiaaaa!
Ecco, si. La spiaggia?
Eh, no. Niente Spiaggia a St. Florent. Solo porto.
-____-

Bene, rimettiamoci in macchina, voglio dire, siamo ad un passo dal mare, che ci vorrà a trovare una spiaggia???
Ragazzi! Dopo un'altra mezz'ora di tentativi arriviamo in una spiaggia del cazzo, maaa deeel cazzo, che se andavamo a Massa in Partaccia era più pettinato.
Io ero rassegnata.
Smadonnamenti inenarrabili nel mio cervello.

Torniamo a casa, in merda, ovviamente.
E chi ci viene incontro? Mais oui, M.me Bezza.
Io, sfoderando il mio fluentiiiisssimo francese delle medie le faccio notare che, figa!, non c'è niente là dentro!
Lei mi guarda con sorriso compassionevole e mi dice: "Non avete portato niente???".
Eh, no.
Se ne va e torna con due asciugamani, un lenzuolo, una coperta e due federe.
Meno male che la carta da culo me l'ero poi comprata, ho pensato.
Ringrazio, e mi tranquillizzo.

Dai, doccia rinvigorente, e poi via (altra mezz'ora di macchina!), verso una bella mangiata a St. Florent, nonchè unico posto raggiungibile nel giro di un'ora.
..... ..... ..... ......

4 commenti:

  1. hahahahahahahahahahaha Marta! me fai morì :DDD
    Zap (quello di RadioSNJ)

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  2. Uèèèèè!!! Bella Zappa!!! :D

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  3. Prossima volta ti mando in croazia, è inculatissimo dove andiamo noi ma se per esempio ti dimentichi il.costume in italia puoi stare comodamente ignuda.

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