giovedì 21 febbraio 2013

08_la prova (aka: cercasi apprendista con esperienza)

CERCASI COMMESSA PER APPRENDISTATO

Vagavo mesta per le vie del centro con il mio coinquilino, in fissa sulle vetrine (ovviamente non alla ricerca di pezzi fashion da aggiungere al mio triste guardaroba, ma con lo sguardo da robocop, freddo ed analitico, alla ricerca del piccolo pezzo di carta che tutte le DP sperano di trovare aggirandosi di negozio in negozio, pezzo di carta messo solitamente in qualche minuscolo angolo del vetro, che già se lo vedi ti senti di aver superato il primo scoglio).
Poi, all'improvviso, dopo chilometri e chilometri di nulla assoluto...eccolo!
Mi sembra un avvenimento così inusuale che sto a fissare e rileggere il cartello per almeno 4-5 volte.
Il coinquilino, spazientito, mi riporta alla realtà e mi incita ad entrare e a lasciare uno dei 3000 cv che mi porto dietro in borsa da tempi immemorabili, e che, sempre lì restano.
Apro la porta ed entro, e la mia faccia da stanco cane bastonato si trasforma in quella di una brillante ragazza che è proprio quella che voi state cercando!

Mi ritrovo in un ampio negozio -vuoto- con una signora tutta vestita in nero che mi guarda ammiccando un sorriso (poteva fare di meglio, ho pensato), appoggiata con la schiena al bancone e con le braccia conserte.
Senza paura in due falcate sono da lei e, con un attacco improvviso di dislessia che lì per lì non mi è sembrato giocare a mio favore, chiedo di poter lasciare il curriculum perchè ho visto l'inserzione fuori.
La tizia lo legge sommariamente e mi fissa zitta.
?
pausa

Ehhhsssì, grazie. Senti, mi dice, ma tu come ti definiresti, lavorativamente a parte?

La tizia mi spiazza con una domanda a bruciapelo e a tradimento.
Pfff, sarà mica questo a fottermi!

Mi ritengo una ragazza simpatica, solare, disponibile e paziente (Marta, fermati qui che poi sembra davvero 'na presa per il culo).
Ohhhh, risposto!

Si....maaa....vendite a parte....cioè, tu, come sei?
??

Ahahah, sorrido per camuffare la faccia da macheccazzointendidire?!? e ripeto, fingendo indifferenza, quello che avevo detto sopra...anche perchè, altri aggettivi, proprio non mi venivano in mente.

Mi dice allora che dalla settimana seguente avrebbero iniziato a contattare qualche persona e che, COLPACCIO!, mi avrebbe preso in seria considerazione.
Occhei.

Esco gasata, ma mi sgaso subito perchè mi riviene in mente il negozio vuoto.
Che, sarei dovuta essere sola con la tizia di nero vestita per otto ore al giorno?!?!
Maddàààài Marta, certo che te ne fai di pippe mentali.
 ...................................................................................................................

Il finesettimana passa, e passano anche i primi giorni della settimana senza che il telefono faccia il minimo sforzo di squillare.
Poi, mercoledì, la chiamata.
Rispondo.

Ahahhaccciiaaao Marta sono Emmllxxx (merda! non avevo sotto mano un pezzo di carta per segnarmi il suo nome e, tempo che lo trovo, mi sono già dimenticata. Pace. La riconoscerò ugualmente, è la tizia in nero. Forse l'unica là dentro....).

Aspettavi la mia chiamata eeeeh???

Eeeeh, si, in effetti si.

Seeeiii contenta eeeh?

O_ò eeeh, si, si, son contenta. (?!?!?)

Bene, ora la tizia mi chiede se sono disponibile a fare una prova in negozio di due giorni, la settimana seguente, lunedì e martedì.
Ovvio! Figata! Ci vediamo lunedì allora!

Ah...Marta!

Si?!

Preparati eeeh! Ahahahhah, certo che, con 110 e lode non avrai problemiiiiahahahhahah.

Risata di ritorno di circostanza e giramento di palle che quello, non so come, ma mi sembra uno sfottò. Sembra eh.

Il lunedì finalmente arriva, le pippe mentali sono state saggiamente accantonate e rinchiuse nell'angolo più buio del mio cervello, fuori il sole -stranamente- brilla e sono pervasa da una strana felicità, cheddai, mi sa che potrebbe anche andarmi bene 'sta volta.
Arrivo pimpante all'ora prestabilita (...ma a chi la racconto?!!? Arrivo col solito quarto d'ora d'anticipo in cui gironzolo confusa nei paraggi cercando di non fare l'esagitata molesta -che in realtà sono- che arriva con un'ora d'anticipo) e raggiungo il negozio.
Buio.
Mhmmm. Sono le 11. Apriranno no?
Si, apriranno, con calma, 10 minuti dopo.
Ad aprirmi la porta un vecchio dalla faccia confusa che anticipo in ogni sua mossa dicendo tutto d'un fiato: sonoquelladellaprova.
Non sembra aver capito bene.
Io, nel dubbio, non smetto di sorridere.
Lui borbotta qualcosa e capisco "..spetta che arrivano le ragazze...".
Uuuuhm, ooooooccchei.

Momento del cazzo.
Il vecchio non mi caga, non mi chiede nemmeno come mi chiami, non mi invita ad appoggiare il cappotto e mi lascia nella più totale presamalaggine...
Decido di guardarmi intorno con aria incuriosita.
Guardo, riguardo.
Poi, fi-nal-men-te, entrano correndo due ragazze, corrono veloci su per le scale e il vecchio, con la gentilezza che lo contraddistingue, muove una mano facendomi capire di seguirle e di salire con loro.
Le seguo al piano di sopra fino ai camerini mentre si svestono.
Si, io ho anche cercato di salutarle e di dire il mio nome, ma sono stata interrotta a metà da una delle due: "prima ci cambiamo, poi parliamo".
OCCHEI.

Una volta cambiate, e passate in modalità "vocale", iniziano a parlarsi tra loro. In russo.
Mooooltooobene! E'bbbello sentirsi già parte di un team! YEEEH!
Scendiamo tutte e 3 al piano di sotto dove, al posto del vecchio, è rispuntata lei, la donna in nero.
Sempre in nero.
Caga ovviamente prima le ragazze e poi si degna di prendermi in consderazione.

Eeehmmarta, oggi voglio un pò vedere come ti comporti e ti relazioni coi clienti. Questa mattina segui le ragazze e vedi un pò come fanno loro, poi io salirò su, vediamo un pò insieme il prodotto e nel pomeriggio ti metti anche tu in vendita, ok?!? Insomma, tu NON HAI ESPERIENZA (mah, discutibile...cos'hai già fatto del mio cv da cui mi sfottevi per il 110 e lode? Carta da culo??) e quindi mi aspetto per lo più di capire come riesci a relazionarti...sssai, c'è chi si spaventa di fronte a un cliente...

Maaapppperpiacere! Io parlo anche con le sedie!!! Se mi giudicherà per l'approccio andrà benissimo, vaiiii!!!

A quel punto anche lei alza il braccio e ci incita a salire al piano di sopra.
Si, perchè giù stanno loro, e su stanno le veline della vendita!

Le ragazze in vendita sono segregate al piano superiore e vengono controllate da svariate telecamere minuto dopo minuto.
Me ne sono accorta quando, nel tentativo di socializzare, mi sono messa a piegare dei maglioni al tavolo di una delle due ragazze che stava prezzando delle camicie.
A sguardo basso mi dice: puoi spostarti nel tavolo laggiù? Parliamo lo stesso, ma A LORO non piace che stiamo troppo vicine, ci vedono.

AGGHIACCIANTE!!!!

Torno in disparte e...ma che cazzo devo fare qui!?!?
E' lunedì, di clienti ne saranno entrati due fin'ora, russi, e la vendita è stata fatta in cazzodirusso!
Cosa posso aver capito della loro vendita!?!?
Continuo a spiegare e ripiegare maglioni a manetta, manco fossi in fabbrica e pensando, beh, se mi vedono, per lo meno vedranno che mi do da fare e non sto con le mani in mano.
Chissà quando si degnerà di salire la tizia....
Ve la faccio breve: no, la tizia non salirà MAI.
Verso l'una riesco a servire una dei rari clienti della mattinata e mi ci trovo pure molto bene, è una signora Malese, è smpatica, io le sto simpatica e tutto va per il meglio. Arriva a voler prendere 2 maglioni e un pantalone.
Successone!
Ma mentre sto scandendo la parola suc-ces-so-ne a caratteri cubitali nella mia mente arriva una delle due ragazze e si intromette mandandomi la tizia in confusione e letteralmente affanculo tutta la mia vendita (tipo che c'ha messo un'ora a decidersi tra il maglione verde e quello blu. alla fine sceglie il verde e la cogliona gli dice che le sta meglio il blu).
No maaaa, vi rendete conto?????????
Occhi irrorati di sangue.
Le avrei messo le mani addosso.
Ma non era ancora arrivato il momento topico.
Il momento topico è questo:
mi guarda e mi dice che devo andare in pausa. In quel preciso momento.
Per fottermi la vendita signori. SI.
APPLAUSI.
Brava.
E cogliona io, che, non avendo ancora voluto capire che ero finita ancora in un posto del cazzo, ho preferito, schifata, andarmene, piuttosto che vargarla di botte.
Torno dalla pausa pranzo, le faccio il culo in privato e diventa la mia migliore amica. Mi da anche il suo profilo FB, così ci scriviamo!
Maaaaccccerrto!

Il pomeriggio non passa più, io non posso neanche aiutare le ragazze nel lavoro che stanno facendo (i nuovi prezzi, non roba di alto concetto) , LORO non vogliono, e rimango lì, a piegare maglioni su maglioni senza essere cagata.
La giornata finisce, al suono del campanello (siiii, avete sentito bene! c'è un campanello come la servitù a cui bisogna rispondere e scendere prontamente giù), scendiamo.
Incrocio gli occhi della morte (la donna in nero), che mi guarda con disapprovazione.

Ehhhmmarta, mmhh, però...neanche una vendita oggi.
(ma non dovevi venire su e spiegarmi cosa cazzo devo vendere? non dovevi venire su a sentire come mi approciavo ai 2 clienti che non venivano dall'est?)
Provo a ribadire che in realtà una vendita all'ora di pranzo l'avrei anche fatta...maa....
ma non fa un cenno.
Mi raccomando, domani eh.

Io il secondo giorno neanche volevo andare.
Perchè avevo capito che quella vacca aveva già deciso.
Ma quando sei messa male, cosa devi fare?
Vuoi non andare?
Che poi magari è una prova pagata....che no, certo che non sapevo se fosse pagata o meno.

Arrivo in negozio e c'è una delle due ragazze del giorno prima, ma grazie a dio non la rubavendite.
Come va?, mi chiede.
Non bene, rispondo, non c'è stato un gran ritorno ieri...
Non sperarci.
Cosa?
Non sperarci. Lei è così. Va a simpatia. Tu non sperarci.
Così è iniziato il mio secondo giorno di prova.
La morte non è mai salita a vedermi e/o parlarmi e allora prima della pausa prendo i coglioni tra le mani e vado giù.
Volevo avere un riscontro. Visto che non ci siamo viste....

Ehhh...massì, vedi....è che si vede che non hai esperienza....

CERCATE UN'APPRENDISTA

questo concetto non sembra toccarla.

Eqqquindi....

No, perchè, se lei ha già capito che non vado bene non perdiamo tempo entrambe.

Eeeeh, ora vediamo, io poi ho altre ragazze da provare e, vedremo...

Questi due giorni sono retribuiti?

E lì, ragazzi, secondo me proprio non se l'aspettava.

Eeeehh...uhhmm, siii.

Ok, risalgo, se non altro ho un motivo per tirare le 19.30.

Grazie a dio, il pomeriggio ho la mia rivincita.
Dopo che la morte ha continuato a ribadire che non ho esperienza, e che siii veeede che non sai come vendere al meglio, vendo una cifra di maglioni e soprattutto un giubbotto di pelle da 700 euro.
Scendo e le appoggio il giubbotto alla cassa (macchè, le veline non possono fare cassa!).
Si, voleva dire SUCA.

Anche quella terribile giornata finisce.
Lei mi allunga la busta e mi dice: ahahah, allora, si, io per la settimana prossima, per lunedì, dovrei decidere. Ti chiamo lunedì, si, comunque vada, torna a trovarci.
Ma cccche minchia dici?!
Che ti tirerei una bombacarta sui denti a te e quel vecchio!

Il lunedì ovviamente arrivò, poi il martedì, il giovedì, il lunedì dopo e...oggi è giovedì.
La pochezza di persone come lei: non chiamano nemmeno. Che vergogna!

L'ultimo giorno, uscita da lì, avevo proprio bisogno di fumarmi una bella sigaretta...mi accorgo che, giustamente, a conclusione di una giornata così perfetta, le avevo finite.
Entro dal tabaccaio.
Un pacchetto di MALBORO.

Che strano, io non volevo quelle sigarette. Ho sempre fumato Camel Light.

Come mai, secondo voi?







2 commenti:

  1. Marta, non riesco manco a commentare perché mi sembra roba dell'altro mondo. Cioè la tipa vestita in nero mi ha fatto venire i nervi fino a qui! Praticamente una stronza internazionale.Guarda il lato positivo...materiale succulento per il tuo blog... magra consolazione. Ma qualcosa bisogna pur trovare.Coraggio!

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  2. Sono parecchi ad essere così e spesso neanche ti pagano. Apprendista con esperienza non ha senso, è solo un modo per pagare il meno possibile. Dovrebbero arrestarli solo per aver messo un cartello del genere a questi truffatori e sfruttatori.

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